Nell’ultimo periodo il mondo del calcio si è trovato a trattare molteplici argomenti, alcuni completamente inediti e altri già accennati in passato. Tra questi c’è il tema legato alle seconde squadre e a quanto esse siano utili. Spesso punto di partenza per moltissimi giovani che si apprestano ad entrare, a tutti gli effetti, nel cosiddetto calcio dei grandi, giocando così le più importanti competizioni, europee e mondiali.
Se sfruttato attentamente, il fattore seconde squadre può influire moltissimo non soltanto nel presente, ma soprattutto in un’ottica futura. Prendendo in esame il panorama italiano, le società che dimostrano di essere attente al settore giovanile e alla dinamica relativa alle seconde squadre, sono Juventus e Atalanta in primis, con molti giovani calciatori in giro per i vari club di Serie A, Serie B e Serie C. Note positive anche per quanto riguarda Empoli e Sassuolo, con quest’ultima che può contare moltissimi italiani – del proprio vivaio – all’interno della prima squadra. Atalanta ed Empoli hanno il merito di concedere il minutaggio più elevato ai membri della propria Primavera, utilizzati spesso in prima squadra.
Caso diverso per i bianconeri, dato che la Juventus U23 giocain Lega Pro, squadra costruita così bene tanto da essere competitiva e pronta al salto di categoria in Serie B (massima serie a cui può ambire). Questa nuova avventura può già essere seguita sul sito Sportaza: recensioni, pronostici e schede dei giocatori, permetteranno di vivere questa nuova modalità di campionato a pieno.
Seconde squadre, quanto influiscono sui club italiani
Prendendo in considerazione il calcio italiano, le seconde squadre hanno un impatto molto importante e anche evidente. In risalto i casi legati alla Juventus e all’Atalanta, due società attente ai giovani e propense alla crescita di questi ultimi, i quali possono rappresentare una base solida per il futuro, sia a breve che a lungo termine.
La compagine bergamasca ha seminato per anni prima di poter raccogliere e godersi i risultati. Nelle ultime stagioni, però, la Dea è diventata un’autentica outsider e questo lo si deve al duro e costante lavoro fatto con la seconda squadra e, di conseguenza, con la Primavera. L’attuale rosa dell’Atalanta è infatti composta da calciatori esperti e giocatori alle prime armi, ma già ben strutturati e formati, su tutti Giorgio Scalvini, recente new entry della Serie A.
Tanti anche i calciatori in prestito, tra massimo campionato e cadetteria, come ad esempio Mattia Lovato al Cagliari ed Enrico Del Prato, accasatosi momentaneamente al Parma. Con una vera e propria seconda squadra nelle categorie inferiori, la società lombarda potrebbe ottenere enormi risultati.
Il caso più eclatante – rimanendo in territorio italiano – è quella della Juventus, società storica e sempre attenta ai dettagli, dal calcio femminile alle squadre giovanili. A dimostrarlo è la Juventus U23, che milita in Lega Pro e si gioca un posto per la Serie B, massima categoria alla quale può ambire, visto che non possono esserci due squadre della stessa società nel medesimo campionato.
I giovani talenti della società torinese si stanno già facendo conoscere e sono, forse, tra i più promettenti in Italia. Basti pensare a Fabio Miretti, centrocampista del 2003 che, dopo qualche apparizione sporadica, si è conquistato la fiducia e la titolarità nella gara di Serie A contro il Venezia, mostrando anche molta sicurezza.
Altri giocatori si ritrovano invece in prestito, soprattutto in Serie B. Due dei più seguiti sono Filippo Ranocchia e Nicolò Fagioli, protagonisti rispettivamente con Vicenza e Cremonese.
I due modelli – quello atalantino e quello juventino – sono veri e propri esempi da seguire per quanto riguarda il contesto italiano, se si vuole provare a stare al passo con i tempi.
Casi stranieri: Barcellona, Manchester e Liverpool
Andando all’estero ci si può soffermare sul caso Barcellona e sui casi Liverpool e Manchester City. Nel territorio spagnolo bella figura la fa il Barcellona B, una vera e propria cantera fatta di giovani promesse (e spesso certezze) pronte a far parte della prima squadra. Spesso, chi esce dalla primavera blaugrana, diventa un autentico talento.
Attualmente la squadra gioca nella Primera División RFEF, ovvero la terza serie calcistica spagnola, categoria che permette agli spagnoli di allenare e far crescere i tanti giocatori, rimanendo una delle più importanti società di caratura mondiale.
Il Liverpool U23 e il Manchester City U23 percorrono strade diverse rispetto a quella spagnola, e anche a quelle italiane. Queste sono due delle rose più forti tra le riserve, in quello che è appunto il campionato riserve inglese, ovvero la Premier League 2. Ilclub di Liverpool conta appena venti giocatori, di cui sei stranieri, con un’età media pari a 19,1 anni. La compagine di Manchester – sponda City – conta invece ventidue calciatori e dieci stranieri, con l’età media più bassa, ovvero 18,7 anni.
Da non dimenticare anche il Bayern Monaco, che comunque investe in un progetto giovane, dato che il Bayern Monaco II milita nella quarta divisione tedesca, la Regionnalliga, con diversi giocatori che vengono seguiti con attenzione.
Di questi, appena nove su trenta sono stranieri. Bene anche il Lione, società con una buona squadra nella categoria under 19, sempre protagonista della UEFA YOUTH LEAGUE, la Champions League di categoria, vinta quest’anno dal Benfica Juniores, altra società che segue con premura i giovani talenti.
Tralasciando i top 5 campionati europei, da menzionare anche l’Ajax. La società olandese, ormai già nel giro dei giovani da anni, oltre a farli crescere e maturare, li spedisce in varie parti d’Europa e del mondo, guadagnando soprattutto a livello economico. Uno degli ultimi esempi è quello di Matthijs de Ligt, difensore classe ’99 approdato alla Juventus.
Le seconde squadre rappresentano, così, un vero e proprio punto di partenza, una base solida sulla quale costruire progetti ambiziosi e sensati, dinamica già seguita con attenzione soprattutto all’estero.