Coltivazioni made in Italy, boom frutta esotica con i cambiamenti climatici

A causa dei cambiamenti climatici, pure in Italia si sta assistendo ad un radicale cambio di rotta per quel che riguarda le scelta delle coltivazioni. Basti pensare che, specie al Sud, molti agricoltori stanno puntando sulla produzione di frutta esotica. Con un raddoppio delle coltivazioni nel nostro Paese, negli ultimi tre anni, in accordo con quanto è stato riportato da IlSole24Ore.com.

Boom di produzione di frutta esotica con i cambiamenti climatici nelle regioni del Sud Italia

Di conseguenza, per mangiare frutta esotica non c’è più bisogno nel nostro Paese di comprare quella di importazione proveniente dal Sudamerica. In quanto le regioni italiane del Sud hanno ormai il clima tipico dei tropici. Dalla Calabria alla Sicilia, e passando per la Puglia.

Grazie anche all’iniziativa dei giovani agricoltori del Sud, fa sapere la Coldiretti, in Italia crescono, grazie anche alla riconversione dei terreni, le produzioni di avocado e di mango. Ma anche il lime, l’anona, il litchi, il frutto della passione, lo zapote nero, la casimiroa e la feijoa.

6 italiani su 10 sono disposti ad acquistare la frutta esotica made in Italy

I terreni agricoli convertiti alla produzione di frutti tropicali al Sud, in particolare, sono in prevalenza quelli abbandonati e, in precedenza, destinati alla produzione di limoni e di arance. Con oltre 6 italiani su 10 disposti ad acquistare frutta tropicale made in Italy rispetto a quella importata dall’estero in accordo con i risultati emersi da un sondaggio Coldiretti-Ixè. Inoltre, avendo la certezza di portare in tavola il made in Italy, il 71% dei consumatori italiani è disposto pure a pagare di più il prodotto.